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Learning by doing: Fare esperienza per imparare

Il Learning by doing è una nuova metodologia didattica che si è fatta strada negli ultimi anni e che sfrutta l’esperienza per facilitare l’apprendimento, sopratutto di una lingua straniera.

Il Learning by doing rappresenta uno dei cuori pulsanti dei nostri english projects. Educo infatti utilizza questo approccio soprattutto durante gli Educo Camp.

La particolarità di questo nuovo metodo è che si fonda su un apprendimento e una comprensione più profonda e veritiera. I destinatari non imparano attraverso lezioni standard ma attraverso un’azione. Ed il suo punto di forza risiede proprio qui. Nell’azione infatti si possono carpire anche in maniera indiretta un numero elevatissimo di informazioni. Concetti e informazioni che non si disperdono ma che vengono immagazzinate nella memoria e sono destinate a rimanervi nel corso del tempo.

Le origini del Learning By doing

Le radici di questo approccio didattico si fondano sulle teorie del filosofo John Dewey. Verso la fine del 900 infatti, Dewey fondò a Chicago una scuola elementare sperimentale presso il Dipartimento pedagogico dell’Università cittadina.

Questa scuola divenne ben presto un laboratorio di pedagogia dove vennero testate sul campo tutte le teorie di Dewey. Il concetto principale su cui si basa il suo pensiero è che l’esperienza pratica rappresenta il punto di partenza di ogni processo educativo,

Negli anni seguenti, numerosi studi scientifici hanno confermato questa tesi. Tra tutti il più importante rappresenta “il cono dell’apprendimento” elaborato dal pedagogista Edgar Dale nel 1969. Tale studio dimostra quanto un coinvolgimento sensoriale e l’esperienza influenzino la memoria:

learning by doing cono apprendimento
Il cono dell’apprendimento secondo Edgar Dale

Com’è intuibile dal grafico, Dale riuscì a comprendere appieno il meccanismo della memoria e come sfruttarla. Gli studi condotti da Dale sono riusciti a constatare che più un individuo è coinvolto in un’azione che lo coinvolge attivamente in ogni suo aspetto (percettivo e cognitivo) tanto maggiore è l’efficacia del suo apprendimento. Un apprendimento che tra l’altro risulta duraturo e che viene mantenuto nel corso del tempo.

Occorre specificare che per Dale l‘esperienza non mai fine a se stessa ma l’azione rappresenta il punto di partenza del processo di apprendimento. Tuttavia senza però la consapevolezza e la riflessione rivolta alle azioni che si stanno compiendo e alle sue conseguenze (significato) l’esperienza non può considerarsi fertile per l’apprendimento. L’azione quindi deve essere accompagnata dal pensiero, perciò non vale solo il processo learning by doing ma anche thinking by doing!

I vantaggi

I vantaggi del “Learning by doing” sono molteplici:

  1. Aumenta l’engagement dei partecipanti, perché si impara attraverso esperienze coinvolgenti e dinamicahe
  2. Aiuta a colmare il gap formativo derivante da un approccio esclusivamente teorico: i processi di apprendimento sono efficaci, veloci e continui
  3. Aiuta a contestualizzare in situazioni reali le nozioni, i principi e gli strumenti appresi
  4. Permette di mettere alla prova da subito le competenze oggetto di formazione.

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