Cooperative learning che cos'è e perché è importante?

Cooperative Learning: Imparare grazie al lavoro di gruppo

Il Cooperative Learning è una metodologia di apprendimento che si fonda sull’idea di imparare grazie al lavoro di gruppo.

Scopriamo le sue caratteristiche!

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Cooperative Learning: Che cos’è e le caratteristiche

Recenti studi affermano che l’apprendimento se effettuato tramite il lavoro di gruppo risulta non solo facilitato ma anche più efficace. Alla base di questa metodologia che è attuabile dalla III primaria, c’è l’interazione e la collaborazione finalizzata al raggiungimento di un obiettivo comune, attraverso un preciso percorso volto all’acquisizione di nuove competenze.

Le caratteristiche del Cooperative Learning sono in totale 5:

Indipendenza positiva: tutto il gruppo lavora per ottenere un obiettivo prefissato. Ogni bambino quindi sentendo parte di esso sentirà anche la responsabilità del proprio impegno e del proprio lavoro nonché riconoscere il ruolo degli altri compagni.

Responsabilità individuale: in gruppo si deve sostenere la proprio parte mentre individualmente si deve dimostrare quanto si è imparato.

Interazione: ogni studente ha un preciso compito e un ruolo ma è importante anche il confronto in cui di discutono i compiti, si cercano soluzioni e si condivide la conoscenza con gli altri

Sviluppo delle abilità sociali: ovvero le capacità del singolo quali leadership, problem solving, la comunicazione, il saper prendere le decisioni e difenderle e infine la gestione dei conflitti.

Auto-valutazione: l’intero gruppo deve essere capace di giudicare il modo in cui sta operando e come sta portando avanti il progetto e capire sopratutto quando sono necessari i cambiamenti.

Perché adottare questa forma di apprendimento?

Durante la lezione frontale normale il docente trasmette informazioni e concetti a un gruppo di alunni che prende appunti e acquisisce tali informazioni. In quest’ottica quindi è fondamentale concludere il programma per valutare al meglio il lavoro dell’insegnamento. Tutto ciò va però a discapito dell’effettiva acquisizione delle nozioni da parte dello studente.

Numerose ricerche infatti hanno dimostrato i limiti di questo tipo di insegnamento: di circa 5000 parole ascoltate in 50 minuti di lezione, gli studenti ne appuntano circa 500 e dopo una lezione di 50 minuti, gli stessi ricordano circa il 70% di quanto presentato nei primi 10 minuti, e il 20% del contenuto presentato negli ultimi 10 minuti .

Il Cooperative Learning invece si basa su un concetto totalmente diverso e si fonda sulle teorie di Piaget: ovvero soltanto se gli alunni assumono un ruolo attivo (cioè sono impegnati in discussioni e attività reali) possono realmente imparare. Altre teorie secondo Vygotsky affermano che lo sviluppo cognitivo è un processo sociale. Cioè, la capacità di ragionare aumenta nell’interazione con i gli altri e con persone maggiormente esperte. Anche McKeachie sostiene che, interagendo con i propri pari, lo studente opera una maggiore elaborazione cognitiva e può dipanare la propria confusione.

In cosa consiste il Cooperative Learning?

Il Cooperative Learning si distingue tra informale e formale. Il primo prevede esercizi brevi che vengono assegnati in classe  a gruppi non fissi di due o più studenti (2 o 4 studenti). Il secondo invece è composto da esercizi più lunghi e impegnativi e vengono assegnati a gruppi di studenti che lavorano insieme per un tempo di lavoro più lungo.

Nel CL informale la docente pone una domanda e simula un problema a cui di seguito assegnerà compiti diversi: ad uno il compito di scrivere e all’altro il compito di esporre. Una variante di questa metodologia è la  think-pair-share: ovvero di allievi che ragionano insieme sul problema e successivamente sintetizzano in un’unica risposta le due visioni.

Nel CL formale invece gli studenti lavorano in gruppo a progetti più complessi. Il compito può essere svolto anche al di fuori delle mura scolastiche. Sarà poi l’insegnante ad assegnare i ruoli, dare i compiti ai membri e a dividere l’esposizione finale tra tutti gli studenti partecipanti.

In entrambe le tipologie il ruolo chiave lo ha sempre il docente. Questo perché deve formare i gruppi in modo che siano equilibrati, dare i compiti. L’insegnante in questo contesto assume quella del coach, della guida. di una figura quindi di supporto esterna al gruppo.

Il lavoro infine dovrà essere poi valutato singolarmente, andando a giudicare le capacità del singolo di apprendere e interagire nonché in modo complessivo su tutti gli aspetti del progetto.

In conclusione quindi il CL garantisce:

  • un migliore apprendimento;
  • facilita lo sviluppo di abilità cognitive di alto livello e l’attitudine a lavorare con gli altri;
  • aiuta gli studenti ad avere fiducia nelle proprie capacità;
  • prepara i partecipanti ad un futuro ambiente di lavoro;

IL CL nei nostri progetti

Il CL è presente nei nostri progetti didattici, sopratutto negli Educo Camp!